Traslocare è un’attività già abbastanza impegnativa di per sé, evitare rischi inutili è il minimo che si possa fare per dormire sonni tranquilli.
Quando stiamo organizzando un trasloco come fare quindi ad evitare truffe che possono costarci care?!
Anzitutto, facendo attenzione al traslocatore che scegliamo.
Oggigiorno, purtroppo, le realtà che si improvvisano traslocatori sono fin troppe: un paio di ragazzi sufficientemente forti, un furgone e chiunque pensa di poter vendere un servizio di trasloco.
Ma non è proprio così semplice.
La legge italiana prevede che, per poter movimentare merci di proprietà di altri, sia necessario possedere un’autorizzazione.
Ma partiamo dal principio.
Ecco i requisiti fondamentali che deve avere un traslocatore professionale:
- partita iva: dovrebbero essere scontato, ma non lo è! Fidatevi, se controllate molti di coloro che si spacciano per traslocatori, molti non sono nemmeno possessori di partita iva e svolgono l’intera attività abusivamente;
- iscrizione all’Albo Autotrasportatori conto Terzi: questa viene rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a seguito dell’ottenimento di svariati requisisti aziendali. Solo chi è iscritto a questo albo può, legalmente, trasportare merci e beni di proprietà altrui. Controlla a questo link se l’azienda è iscritta all’Albo;
- codice ATECO: ormai l’abbiamo imparato tutti, il codice ateco identifica la tipologia di attività che l’azienda è abilitata a svolgere. Controlla sempre che l’azienda che hai scelto abbia, tra gli altri, il codice ATECO 49.42.00.
Ma cosa succede se il traslocatore non possiede tutti i requisiti qui sopra elencati?!
Semplice, i problemi – e le responsabilità – ricadranno su di te, ovvero sul committente.
Proprio così!
In primo luogo, la legge (decreto leggo 29 marzo 1993 n.82 convertito nella legge 162/1993) prevede che
“Chiunque affida l’effettuazione di un autotrasporto di cose per conto di terzi a chi esercita abusivamente l’attività
di cui all’art. 1 o ai soggetti di cui all’art. 46 della presente legge,
è punito con l’ammenda da euro 258 a euro 512. Si procede altresì al sequestro della merce trasportata, di cui può essere disposta la confisca con la sentenza di condanna.”
Inoltre, nel caso dovessero succedere spiacevoli inconvenienti come danni nei confronti di terzi, la responsabilità sarebbe solo e unicamente tua, del committente.
Insomma, scegliere il traslocatore sbagliato può costarti caro: dalla confisca dei tuoi beni alle cause per danni nei confronti di terzi.
E ora dimmi, ne vale davvero la pena?!
Informati bene sull’azienda che scegli per i tuoi traslochi e dormi sonni tranquilli.