IL BANCALE…
Parliamo di bancali, quali tipi di bancale esistono?
Il Bancale, sul mercato esistono davvero svariate tipologie di bancali, quindi andremo a trattare solo le principali categorie di interesse.
La prima premessa che mi sento di fare è di distinguere i bancali a perdere da quelli a rendere, per questo troverete di seguito la divisione in questi due macro-gruppi.
IL BANCALE A PERDERE
Il bancale a perdere è quel bancale generico, non certificato, non appartenente a una categoria di bancali aventi caratteristiche delineate e certificate, caratteristiche che attribuiscono un ” valore ” e una durata nel tempo che allinea il valore dei bancali all’interno della stessa categoria di riferimento.
Il bancale a perdere, viene spesso addebitato in fattura, il destinatario potrà a sua volta riutilizzarlo, e farlo ” girare ” fino a fine vita, ma non potrà esserne mai richiesto il reso, salvo accordi tra le singole parti in causa.
Le tipologie di bancali a perdere sono molteplici, tra queste troviamo anche gli INKA Pallet, fatti di legno pressato, ottimi per salvare spazio e per la tutela dell’ambiente,
Troviamo anche bancali di altri materiali, come ad esempio il pallet leggero B4B, un bancale con pannello di fibre ad alta densità.
Bancale igienico dai molteplici vantaggi tra i quali corrispondendo alla linea guida IPPC-ISPM15 ed è quindi adatto per l’esportazione in USA, Canada, Messico, Cina, ecc., bancale molto stabile grazie alla speciale struttura alveolare interna, resistente all’umidità, impilabile a incastro (foto 2 , consente di risparmiare spazio di archiviazione).
Di seguito alcuni dei bancali più comunemente usati tra i bancali standard: SL2, SL3, L1, L2, FLX, M, PES, ALI, MAR-2 :
Con questi dettagli potrete meglio comprendere le differenze di utilizzo tra un bancale e l’altro, materiali , dimensioni e portata degli stessi, ricordando che esistono anche altre versioni di bancali a perdere, clicca qui per vedere altre versioni.
Bancali a rendere.
I bancali a rendere possono appartenere a varie categorie, tra le principali i più conosciuti EPAL, CP dei quali vi riportiamo di seguito alcuni dettagli che molti non conoscono.
Iniziamo parlando dei bancali EPAL, vi siete mai chiesti cosa è EPAL?
EPAL, marchio internazionale di prodotto, contraddistingue il sistema di interscambio di pallet riutilizzabili più diffuso d’Europa. La European Pallet Association e.V. (EPAL), nata nel 1991 come organizzazione ombrello che raggruppa produttori e riparatori licenziatari di pallet a marchio EPAL, è responsabile a livello mondiale della qualità dei pallet EPAL immessi sul mercato, grazie ad un sistema di controlli svolti da un ente terzo indipendente. Attualmente, EPAL è presente in 30 Paesi con 15 Comitati Nazionali che si impegnano a favorire l’implementazione degli obiettivi dell’Associazione nei diversi Stati e, in Italia, è rappresentato dal Comitato Tecnico EPAL di Conlegno.
Quali sono le tipologie di EPAL disponibili sul mercato?
Ad oggi possiamo trovare bancali EPAL EUR, EPAL EUR 2, EPAL EUR 3 e EPAL EUR 6, tra questi il più usato e conosciuto è senza dubbi il classico EUR EPAL 80 x 120.
Cosa distingue questo bancale dagli altri bancali? un bancale EUR EPAL dovrò tassativamente avere queste caratteristiche:
Misure: 1200x800x144 mm. Il peso di pallet è 25kg. Peso di un carico: 2490 kg, la sua struttura dovrà essere composta da:
2 tavolette superiori esterne (1200 x 145 x 22)
2 tavolette superiori interne (1200 x 100 x 22)
1 tavoletta superiore di mezzo (1200 x 145 x 22)
3 tavolette traverse (800 x 145 x 22)
2 tavolette di sotto estreme (1200 x 100 x 22)
1 tavoletta di sotto di mezzo (1200 x 145 x 22)
3 cubi piccoli (145 x 145 x 78)
6 cubi piccoli (145 x 100 x 78)
24 chiodi, 54 chiodi a spirale.
Gli altri EPAL:
Ogni tipologia di EPAL ha le proprie caratteristiche e dovrà mantenerle per poter essere interscambiato nel giro epal, clicca qui per approfondire.
Bancali CP